CALL4TESTING
Future City
La seconda Call4Testing del progetto CTE-NEXT a tema FUTURE CITY.
Sei una PMI o Start up interessata a sviluppare soluzioni innovative abilitate dal 5G e dalle Tecnologie Emergenti?
I dettagli
Un programma per favorire il testing in condizioni reali.
Un’iniziativa rivolta a Start up e PMI, che intendano sperimentare soluzioni innovative che utilizzino il 5G e almeno una delle tecnologie emergenti (Internet of Things, Intelligenza Artificiale, Blockchain) e dimostrino la rispondenza, efficacia e validità di modelli di “Future/NEXT Cities” ovvero territori, e in particolare aree urbane, vivibili efficienti, accessibili per tutti, sicuri, sostenibili e generativi.
I vantaggi
I progetti selezionati avranno diritto al rimborso di quota parte delle spese sostenute per le attività di testing fino a un massimo di 70.000 €.
Inoltre potrai accedere ai servizi messi a disposizione dal progetto CTE-NEXT:
- supporto alla definizione del caso d’uso
- accompagnamento al testing e al monitoraggio delle attività
- valutazione degli scenari post-intervento, in termini di impatti attesi
- coinvolgimento nelle attività di animazione, comunicazione, marketing e scaling up anche a livello internazionale
- accesso agli asset messi a disposizione da CTE-NEXT
- accesso alle postazioni di lavoro messe a disposizione di CTE-NEXT (sulla base delle disponibilità)
- supporto aggiuntivo per le sfide specifiche degli Stakeholder IREN, PLANET SMART CITY e AZIENDA SANITARIA ZERO-112.
Come partecipare
Scopri come partecipare alla CALL4TESTING Future City, affrettati!
Hai tempo solo fino alle 12:00 del 28/04/2023
Compila il form
Compila il form qui sotto inserendo i dati relativi al tuo progetto. Riceverai una mail di conferma con la scheda progetto pronta per la firma.
Scarica i documenti
Scarica gli altri documenti utili alla candidatura che trovi in fondo a questa pagina.
Compila e Firma
Compila in tutte le parti i documenti, ed inserisci la firma dove richiesto.
Invia i documenti
Invia tutti i documenti tramite posta certificata a fondieuropei@cert.comune.torino.it entro il 28 aprile alle ore 12.00.
Partecipa alla call
Per facilitare la compilazione scopri prima i campi richiesti (Guarda anteprima), prepara i testi da
inserire e poi procedi a inserirli nel form.
Firma la scheda progetto che riceverai via mail e inviala insieme agli altri documenti richiesti
dell’Application Pack.
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F.A.Q.
Come indicato all’art. 12 dell’Avviso: “Per partecipare all’Avviso occorre compilare la domanda di
contributo, sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto proponente (con firma digitale oppure con
firma autografa) e redatta in bollo o in carta semplice per i soggetti esenti, sulla base dell’apposito modulo
(all. 1)”. Il bollo del valore di 16 € potrà essere pagato in modalità virtuale, in modalità telematica, con versamento attraverso F24 o con marca da bollo cartacea apposta sulla domanda di contributo e annullata con firma/data. In caso di utilizzo della modalità online si prega di allegare la ricevuta
Le fatture e gli altri documenti avente valore probatorio equivalente dovranno riportare la seguente dicitura
“AVVISO PUBBLICO FUTURE CITY – CTE NEXT” – (TITOLO PROPOSTA) – (NOME PROPONENTE) –
Progetto CTE NEXT; CUP C14E20005260006; Piano di investimenti per la diffusione della banda ultra
larga FSC 2014- 2020”. (Cfr. art. 17 dell’Avviso).
L’IVA legata alle spese sostenute per le attività di sperimentazione è un costo rimborsabile solo se non
recuperabile, nel rispetto di quanto previsto dalla vigente normativa. (Cfr. art 11 dell’Avviso). Quindi è
ammissibile a condizione che rappresenti un costo indetraibile, effettivamente e definitivamente sostenuto
dal soggetto beneficiario.
È possibile presentare domanda ai sensi dell’Avviso Call4testing, purché non riguardi la
medesima sperimentazione proposta nell’ambito di Torino City Lab, salvo si tratti di una sua evoluzione o
approfondimento
No non è possibile, cfr art. 5 dell’Avviso
Sono considerati soggetti ammissibili ai sensi del presente Avviso start-up e PMI (ivi incluse le Start up e
PMI innovative), con sede legale e/o sede operativa in Italia”. (Cfr. articolo 5 dell’Avviso).
Anche se la società è controllata da un’impresa con sede in un Paese estero, resta valida la possibilità di
concorrere, purché la sua sede legale e/o operativa si trovi in territorio italiano e fatte salve le definizioni di
PMI (Cfr. articolo 1 dell’Avviso). Per maggiori dettagli si rinvia alla raccomandazione della Commissione
europea n. 2003/361/CE. Si ricorda inoltre che sempre ai sensi del succitato art. 5, il soggetto proponente dovrà dimostrare interesse economico e di ricerca e sviluppo sul territorio regionale nel settore di riferimento oggetto della proposta.
No, in quanto le spese per essere considerate ammissibili devono essere previste nel preventivo economico
presentato in fase di candidatura, essere sostenute successivamente alla presentazione della domanda di
contributo e comunque dopo la pubblicazione della graduatoria definitiva, prevista a 60 giorni dalla
chiusura del Bando salvo cause di forza maggiore.
L’avvio della sperimentazione coincide con la stipula dell’Accordo di Partnership (cfr. articolo 7
dell’Avviso).
No, purché la soluzione da testare preveda di adottare la tecnologia 5G a regime e voglia dimostrarne il
valore aggiunto. (cfr. articolo 4 dell’Avviso).
Questi aspetti dovranno essere descritti nelle sezioni dedicate del form.
Per la scelta dell’area di sperimentazione si può far riferimento alle informazioni di dettaglio relative agli
spazi messi a disposizione dalla CTE consultabile al seguente link: https://www.ctenext.it/catalogo-servizi/spazi/. Inoltre le sperimentazioni potranno essere condotte
anche in altre aree cittadine, previa verifica di fattibilità e in accordo con il partenariato CTE. Si
raccomanda di dettagliare eventuali esigenze legate al testing quali ad es. allacci, scavi, occupazione suolo
pubblico, accesso a basi dati o altro nel punto 2.6 nell’All-2_scheda progetto
Come riportato all’art.17 dell’Avviso dovrà essere presentato un prospetto di calcolo del costo orario
determinato dividendo per le ore contrattuali i più recenti costi annui lordi adeguatamente documentati.
Sarà possibile anche utilizzare lo standard di 1720 ore/annuali riconosciuto a livello Europeo, per la
determinazione del costo orario.
È possibile chiedere un rimborso pari al 70% delle spese sostenute, fino a un massimo di 70.000 €. Quindi
per un budget totale di 100.000 €, correttamente rendicontato, l’impresa potrà ottenere un rimborso di
70.000 €. Qualora l’ente finanziatore decreti la non ammissibilità delle spese sostenute o di parte di queste,
il proponente sarà tenuto a rimborsare la quota stabilita. (cfr. art 8 – 17 Avviso)
I liberi professionisti, pur in possesso di partita IVA, non possono concorrere alla Call4testing
attualmente aperta. Sono ammissibili solamente imprese (start-up e PMI), comprese le ditte individuali.
Non sono ammesse partecipazioni in partenariati o forma associata, ma saranno possibili subcontraenze
(ovvero acquisti esterni di beni e servizi) ad imprese, enti di ricerca e altre organizzazioni, in ogni caso
diversi dai partner di CTE NEXT (cfr. articolo 5 dell’Avviso).