Negli ultimi anni Torino ha attraversato una profonda evoluzione del proprio ecosistema dell’innovazione. Al centro di questo percorso si colloca CTE Next – Casa delle Tecnologie Emergenti, un’iniziativa che ha saputo coniugare sperimentazione tecnologica, collaborazione pubblico-privata e impatto concreto sul territorio. L’Impact Report di CTE Next restituisce la fotografia di un’esperienza unica nel panorama nazionale, capace di tradurre politiche di innovazione in risultati misurabili per imprese, cittadini e istituzioni.
Un programma ad alta intensità di impatto
I numeri raccontano la dimensione dell’intervento: oltre 18 bandi realizzati, 400 eventi, 2.000 persone formate, 40+ sperimentazioni in ambiente reale, 750 imprese profilate e 200 imprese accompagnate. Sono stati erogati più di 300 servizi ad alto valore aggiunto, tra cui percorsi di accelerazione, consulenza tecnologica e di business, urban testing, definizione di casi d’uso e spazi di coworking. CTE Next si è affermata come una piattaforma operativa in grado di accompagnare le imprese lungo tutto il ciclo dell’innovazione, dalla validazione tecnologica alla messa a terra delle soluzioni.
Urban Testing: la Pubblica Amministrazione come abilitatore
Uno degli elementi distintivi emersi dall’Impact Report è il ruolo dell’Urban Testing. Attraverso interviste one-to-one, questionari e analisi qualitative, è stato possibile misurare come la disponibilità di infrastrutture tecnologiche avanzate, il supporto tecnico dei partner e soprattutto l’intermediazione con la Pubblica Amministrazione abbiano contribuito ad aumentare il livello di maturità tecnologica (TRL) delle imprese.
La PA non si è limitata a osservare, ma ha agito da abilitatore, riducendo tempi e complessità amministrative e rendendo Torino un vero laboratorio urbano a cielo aperto.
Tra i casi di successo spiccano Reefilla, evoluta da startup sulle colonnine di ricarica a promotrice di un Competence Center torinese sulle second-life batteries, e AB Zero, premiata nel 2025 dalla MOST Mobility Challenge per la sua soluzione di trasporto biomedicale tramite droni.
Crescita economica e occupazionale oltre la media
L’Impact Report dedica un approfondimento agli effetti occupazionali generati da CTE Next. Il confronto con i benchmark nazionali del MIMIT mostra una dinamica di crescita superiore alla media:
- +46% di nuove risorse
- +91% di componente femminile
- +20% di capitale sociale
- +46% di ROI
Questi dati confermano come l’innovazione promossa da CTE Next non sia fine a sé stessa, ma si traduca in lavoro qualificato, attrazione di capitale e crescita inclusiva, rafforzando la competitività dell’ecosistema torinese.
Investire sulle nuove generazioni
Accanto al supporto alle imprese, CTE Next ha investito sul futuro attraverso CTE Next Education, un programma dedicato alle scuole e gestito da 2i3T.
Coinvolgendo 40 istituti, 90 classi e oltre 2.000 studenti, il programma ha integrato la didattica tradizionale con incontri interattivi con le imprese e percorsi sulle tecnologie emergenti, favorendo anche lo sviluppo delle soft skills.
L’impatto del programma è stato riconosciuto a livello internazionale, con un progetto finanziato dal Bloomberg Youth Climate Action Fund e menzioni in contesti come Tunisia e Giappone.
Torino sullo scenario internazionale
L’Impact Report evidenzia anche il percorso di internazionalizzazione di CTE Next e della città di Torino. Attraverso reti europee e globali, eventi e visite internazionali e il dialogo con incubatori e acceleratori esteri, Torino ha rafforzato il proprio posizionamento.
Nel Global Startup Ecosystem Report 2025 di Startup Genome, Torino è entrata nella Top 80 degli ecosistemi emergenti globali, con CTE Next riconosciuta come Key Ecosystem Player. CTE Next è inoltre citata tra i progetti di laboratorio urbano innovativo che hanno contribuito alla vittoria di Torino come Capitale Europea dell’Innovazione 2024-25.
Verso CTE Next 2.0
I risultati dell’Impact Report non rappresentano un punto di arrivo. Nel mese di luglio è stato approvato il proseguimento delle attività e l’avvio di una fase due, più light nella struttura ma chiara nella sua natura: continuare a fare di CTE l’hub di generazione di idee e soluzioni tecnologiche ad alto impatto, a servizio della Pubblica Amministrazione locale e non solo. Nel mese di dicembre è stato finalizzato il Protocollo d’Intesa con i partner pubblici, consolidando una governance condivisa.
A partire da gennaio si aprirà il nuovo piano di lavoro, orientato a offrire a PA e imprese servizi di generazione di idee, sviluppo e sperimentazione in campo di soluzioni basate su AI, dati, quantum, robotica, XR e CCAM, in risposta a sfide sempre più pressanti: dalla neutralità climatica alla sicurezza e resilienza del territorio, dalla mobilità urbana a nuovi servizi urbani innovativi abilitati dai droni, ad esempio in ambito sanitario.
Si lavorerà a un nuovo catalogo di servizi, con un focus sull’ingaggio di partner privati e sul rafforzamento delle collaborazioni operative: dall’ascolto dei bisogni della PA alla co-progettazione, fino alla sperimentazione e all’adozione di soluzioni scalabili. Continueranno inoltre le attività di raccordo con le altre CTE italiane, in particolare attraverso il Cluster Smart Mobility, guidato da Torino e connesso al Living Lab ToMove, naturale spin-off di CTE in ambito mobilità, e il Cluster Quantum, sviluppato insieme a Napoli, Bologna e ad altre CTE italiane.
In questa traiettoria, CTE si connette in modo naturale con strumenti di attrazione e soft-landing come il Torino Talent Gateway, contribuendo a rendere Torino sempre più riconoscibile come piattaforma urbana capace di attrarre competenze, imprese e innovazione ad alto impatto.
Potete consultare l’Impact Report completo di CTE Next a questo link.